🇬🇧 Il Governo Inglese nel XVII secolo

L'Inghilterra del XVII secolo attraversò una profonda trasformazione politica e sociale, segnata da conflitti tra la monarchia e il Parlamento, dalla nascita di nuove idee religiose e da una crescente attenzione alle questioni economiche e commerciali.

1. La Monarchia Assoluta di Carlo I

Carlo I (1625-1649) cercò di governare senza il Parlamento, imponendo tasse arbitrarie e limitando i diritti dei sudditi. Questa politica autoritaria provocò forti tensioni con il Parlamento, sfociate nella Guerra Civile Inglese (1642-1651) tra realisti (sostenitori del re) e parlamentari (sostenitori del Parlamento).


2. Il Periodo di Cromwell

Dopo la vittoria dei parlamentari, Oliver Cromwell instaurò la Repubblica (Commonwealth) e, dal 1653, assunse il titolo di Lord Protettore. Il suo governo, seppur nato con ideali di libertà, divenne col tempo autoritario e puritano, imponendo rigide regole morali e religiose. Tuttavia, sotto Cromwell si sviluppò una forte politica navale ed economica, che pose le basi per la futura potenza commerciale inglese.


3. La Restaurazione della Monarchia

Dopo la morte di Cromwell, nel 1660 salì al trono Carlo II, figlio di Carlo I, segnando l’inizio della Restaurazione.

  • La monarchia fu ripristinata, ma dovette accettare i limiti imposti dal Parlamento.
  • Il Parlamento consolidò il proprio ruolo politico, affermandosi come organo rappresentativo stabile.
  • Nel 1662, il Parlamento inglese pubblicò un libro di preghiere ufficiale per uniformare la religione di Stato e sancire l’autoritĂ  della Chiesa anglicana.

4. La Religione

Il rapporto tra sovrano e religione fu uno dei temi piĂą delicati del periodo.

  1. Inizialmente, il sovrano riconobbe solo la religione anglicana e perseguitò tutte le altre confessioni.
  2. Successivamente, ragionò sul fatto che un eventuale cambio di religione gli avrebbe consentito di espandere l’influenza inglese nei territori francesi, poiché il sovrano di Francia non avrebbe ostacolato un monarca cattolico.
  3. Per mostrare apertura, emanò una dichiarazione di indulgenza verso le altre religioni, inclusa quella cattolica.
  4. Il Parlamento, fortemente contrario, costrinse il sovrano a ritirare la dichiarazione di indulgenza.

5. L’Economia e la Politica Estera Protezionista

Nel XVII secolo l’Inghilterra adottò una politica economica di tipo protezionista, volta a rafforzare il commercio nazionale e a limitare la concorrenza straniera, soprattutto quella olandese e francese.

Le Leggi di Navigazione (Navigation Acts)

Introdotte tra il 1651 e il 1660, queste leggi stabilivano che:

  • Le merci dirette in Inghilterra o nelle colonie dovessero essere trasportate esclusivamente su navi inglesi o di proprietĂ  del paese di origine delle merci.
  • I prodotti coloniali (come zucchero, tabacco e cotone) potessero essere esportati solo verso l’Inghilterra.
  • Si promuoveva così la crescita della marina mercantile inglese e si garantiva un controllo sui traffici marittimi internazionali.

Obiettivi del Protezionismo

  • Favorire lo sviluppo dell’industria nazionale e dell’occupazione interna.
  • Rafforzare il controllo sul commercio coloniale e accrescere le entrate fiscali dello Stato.
  • Indebolire le potenze rivali europee, in particolare Olanda e Francia.

Risultati

Questa politica economica ebbe un grande successo: l’Inghilterra divenne rapidamente una potenza marittima e commerciale di primo piano, ponendo le basi per l’impero coloniale e per la futura Rivoluzione Industriale.


6. Confronto con Luigi XIV e Pietro il Grande

  • In Francia e in Russia, i sovrani come Luigi XIV e Pietro il Grande instaurarono un potere fortemente assolutista e centralizzato.
  • In Inghilterra, invece, il potere del re fu progressivamente limitato dal Parlamento, aprendo la strada alla nascita della monarchia costituzionale e del sistema parlamentare moderno.

6. Il Successore di Carlo II e la Gloriosa Rivoluzione

Dopo la morte di Carlo II, il trono passò a suo fratello, Giacomo II, duca di York. Tuttavia, il nuovo sovrano incontrò fin da subito un grande ostacolo: era di religione cattolica, fatto che suscitò profonda diffidenza in un paese prevalentemente anglicano.

La divisione del Parlamento

La salita al trono di Giacomo II provocò una spaccatura all’interno del Parlamento inglese, da cui nacquero due fazioni politiche destinate a durare nel tempo:

  • Tories — i conservatori, contrari a Giacomo perchĂ© cattolico; desideravano mantenere un sovrano anglicano, in linea con la tradizione religiosa inglese.
  • Whigs — i liberali, piĂą tolleranti, accettavano la libertĂ  religiosa anche per il sovrano.

Il conflitto con il Parlamento

Una volta salito al potere, Giacomo II tentò di sospendere le leggi contro i cattolici e di ampliare la libertà religiosa, ma questa decisione provocò una forte reazione. I due partiti, solitamente opposti, si allearono contro il sovrano e decisero di destituirlo.

La Gloriosa Rivoluzione (1688)

Il Parlamento offrì la corona a Guglielmo III d’Orange, marito di Maria Stuart, figlia di Giacomo II. L’ascesa di Guglielmo avvenne senza spargimento di sangue, motivo per cui l’evento è ricordato come la Gloriosa Rivoluzione.

Il Bill of Rights (1689)

đź“’ Leggi il documento

Nel 1689 venne emanato il celebre Bill of Rights, che sancì per iscritto i principi della monarchia parlamentare inglese:

  • Il re non poteva sospendere le leggi senza il consenso del Parlamento.
  • Veniva garantita una limitata tolleranza religiosa.
  • Si stabiliva che il Parlamento dovesse essere convocato regolarmente. (7 anni in carica)

Con il Bill of Rights, l’Inghilterra divenne ufficialmente una monarchia costituzionale, in cui il potere del sovrano era subordinato alla legge e al Parlamento.

Domande sul Bill of Rights

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